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Presentazione

Gli studi euro-asiatici, il cui alto grado di interconnessione è particolarmente evidenziato dalla ricerca e dal dibattito storiografico degli ultimi decenni, costituiscono uno dei complessi più ricchi e sviluppati nel settore storico-culturale e antropogeografico delle scienze umane; hanno per oggetto le vicende e le manifestazioni delle culture che si sono storicamente formate e realizzate nell’ambito territoriale del continente eurasiatico (con inclusione dell’intero bacino del Mediterraneo e del Corno d’Africa), l’area geoantropica che presenta la più imponente documentazione storico-filologica e la più vasta, ramificata e inestricabile rete di legami interni e di influenze sul resto del mondo
La scuola di Dottorato in Studi Euro-Asiatici offre percorsi di formazione scientifica attraverso le metodologie e istituzioni delle discipline linguistiche, filologico-letterarie e storico-culturali, con possibilità sia di approfondimento delle ricerche di ambito generale sia di specializzazione nelle aree storico-linguistiche europee (moderne, medioevali e antiche, comprese quelle di sostrato protostorico e preistorico, documentate principalmente da relitti toponomastici), afroasiatiche, del mondo arabo e islamico, dell’India e dei Paesi di cultura indiana, del Tibet, dell’Asia Sud-Orientale, della Cina, Corea e Giappone. 

Concepita come scuola internazionale di alta formazione, la Scuola si caratterizza per l’esportabilità del modello di ricerca proposto, giovandosi degli apporti di ambiti linguisticamente e culturalmente diversi. I settori scientifico-disciplinari rappresentati nella Scuola sono intesi sia come ambiti di ricerca autonomi, sia come punti di convergenza di competenze linguistiche ampie e diversificate. 

La Scuola intende offrire a studenti italiani e stranieri un percorso di formazione specificamente dedicato ai settori dell’indologia e tibetologia, delle ricerche di linguistica e di informatica umanistica, della lessicografia, del lessico in prospettiva storica, dell'onomastica (antroponimia e tAoponomastica). 

Per quanto riguarda quest’ultimo settore, la Scuola si occuperà anche dei sistemi onomastici europei, dei sostrati e dei superstrati che agiscono sulla toponomastica, del lessico che interviene nella formazione dei nomi, dei cognomi e dei toponimi, dei rapporti tra grammatica dell’onomastica e grammatica della lingua comune, oltre che di onomastica letteraria. 

La didattica e la ricerca della Scuola mireranno altresì ad approfondire le conoscenze delle lingue e culture orientali, anche nei loro aspetti letterari, storico-religiosi e filosofici, soprattutto per quanto riguarda l’area indo-tibetana. 

A tale scopo la Scuola, nel rispetto delle specificità delle diverse aree disciplinari, promuove, organizza e gestisce corsi, seminari, convegni e progetti formativi interdisciplinari, finalizzati all’acquisizione delle competenze necessarie per esercitare attività di ricerca di alta qualificazione presso università italiane o straniere, nonché presso enti pubblici e soggetti privati. 

Lo studio dell’onomastica, del lessico e della dimensione testuale intendono rappresentare una chiave di lettura di fenomeni diversi (linguistici, storici, psicologici, antropologici, giuridici…), affrontando lo studio con gli strumenti e i metodi propri delle discipline coinvolte e con una particolare attenzione rivolta alle tecnologie informatiche. Gli studi di linguistica dei corpora e di trattamento informatico delle lingue naturali non costituiscono all’interno della scuola solo uno strumento esenziale alla moderna pratica lessicografica, ma perseguono anche un obiettivo di sviluppo delle stesse metodologie informatiche. 

L’attenzione per la linguistica eurasiatica allarga le prospettive di studio e di ricerca sopra esposte, oltre che all’area indo-tibetana, al mondo arabo, alla Cina e al Giappone, le cui lingue e culture oltre ad essere, nella Scuola, oggetto di studio per sé, vengono prese in considerazione da docenti e dottorandi perché costituiscono un prezioso e necessario allargamento degli orizzontiA linguistici e culturali fondamentali nel mondo contemporaneo e lanciano interessanti sfide all’odierna tecnologia di elaborazione dei testi.

Il Dottorato in Studi Euro-Asiatici: Indologia, Linguistica, Onomastica dell'Università di Torino offre percorsi di formazione scientifica attraverso le metodologie e istituzioni delle discipline linguistiche, filologico-letterarie e storico-culturali, con possibilità sia di approfondimento delle ricerche di ambito generale sia di specializzazione nelle aree storico-linguistiche europee (moderne, medioevali e antiche, comprese quelle di sostrato protostorico e preistorico, documentate principalmente da relitti toponomastici), afroasiatiche, del mondo arabo e islamico, dell’India e dei Paesi di cultura indiana, del Tibet, dell’Asia Sud-Orientale, della Cina, Corea e Giappone.

La scuola si articola in tre indirizzi:

Atti della prima Giornata Studi metodologici di Indologia (GSMI 1) a cura di The Department of Oriental Studies, University of Turin, Italy, Middle East, Asian, Colonial & Postcolonial Studies, DOST Critical Studies, Edizioni dell'Orso, Alessandria, 2008. ISBN 978-88-6274-084-5; 9788862740845

"Gli atti della prima giornata di studi metodologici di indologia (GSMI) svoltasi a Torino il 25 giugno 2007 rappresentano il primo tentativo di dare voce alla necessità di reinterpretare e rifondare alcune categorie ermeneutiche apparentemente consolidate, che si rivelano talora precarie, almeno parzialmente ideologiche e pertanto da sottomettere a decostruzione o comunque a revisione critica, senza per questo abbandonare o ricostituire ex novo la lunga e meritevole tradizione di studi del nostro settore. Il frutto della messa a confronto tra differenti metodi di indagini relativi a differenti campi di interesse pur nel comune intento dello studio dell'India antica, medievale, moderna e contemporanea, nella straordinaria varietà delle sue espressioni culturali, linguistiche, iconografiche, filosofiche, religiose e via elencando, è sembrato degno di essere sottoposto all'attenzione del pubblico. Gli atti della giornata aspirano altresì a inscriversi nella particolare attenzione verso una delle due aree considerate di importanza strategica dell'Ateneo torinese: la Cina e appunto l'India. Sarebbe un grave errore se gli studi orientalistici di area umanistica si considerassero o fossero considerati esclusi da questo progetto di grande rilevanza"

Contenuti
• Premessa di Alberto Pelissero
• Esponenti del buddhismo, studiosi buddhisti, studiosi del buddhismo: temporary suspension of disbelief, osservazione partecipante o estraniamento metodologico? di Antonella S. Comba
• Il "Canone dinamico" e la letteratura del bhakti-kāl di Pinuccia Caracchi
• Ri-orientarsi nella storiografia dell'Asia meridionale: rappresentazioni e intersezioni di Alessandra Consolaro
• Forbidden glimpses of womanhood. Exposing Queen Victoria as Durga and the distancing vision di Alessandro Monti

 

Ultimo aggiornamento: 07/10/2019 12:32
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